Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/191


— 179 —

da vero? E allora sarebbe tornata a Siena non contadina, ma padrona.

Quand’ella arrivò, Pietro stava in camera con un libro in mano, ma senza studiare: arrotolava con le dita i lembi delle pagine. Invece di due esami ne aveva dato uno solo; e pensava a Ghìsola. No; egli non doveva andare agli esami! Doveva fare in quel modo!

Quand’ella aprì l’uscio senza aver nè meno bussato, il cuore gli fece un balzo. Ed esclamò:

— Vieni! Ti aspettavo!

Ella, un poco seria, si sedè, alzando la veletta fino al cappello ornato di violette finte; ed egli le disse:

— Lèvatelo.

Egli non aveva mai detto così a nessuna donna!

Ella, quasi che lo sapesse o lo sentisse dalla voce, sorrise di buon umore; e dopo avere esaminata con affettata diffidenza tutta la stanza, andò allo specchio, sfilò lo spillo, se lo mise in bocca, lo posò con il cappello sul marmo del canterano.

Averla sposata subito! Com’era bella!

Si sederono a faccia, provando egli un piacere impacciato a sorriderle, ed ella badando a fare come lui. Poi avvicinarono le mani insieme sopra il tavolino, ed egli le pigiò ad uno ad uno le dita, in silenzio;