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Un raggio di sole penetrava da uno strappo dello stoino della finestra fino al mezzo della stanza; e dal raggio si diffondeva una chiarità tranquilla. Ma quel silenzio sembrava un abisso e un agguato inspiegabili! Nondimeno, egli si sentiva lieto. Udì alcuni passi rapidi: era Ghìsola.

Riconosciutolo, rise e arrossì; poi, rimase il sorriso soltanto. Ed egli credeva, guardandola, di non vedere il suo volto; e non fu capace di salutarla.

Allora ella lo toccò sopra una mano, lo invitò a sedersi; e si appoggiò alla tavola, aspettando che parlasse.

Lì per lì, un poco sconvolta, s’era sentita prendersi dalla voglia di piangere; vincendosi perchè la vedesse subito imbellita.

La striscia della luce, essendo su la sottana, aumentava la chiarità.

La sua buona Ghìsola! L’aveva ritrovata! S’alzò di scatto; e, allora, potè chiederle, guardando una parete:

— Da quanto sei qui?

Ella glielo disse con una disinvoltura, che a Pietro dispiacque; e, tenendo le mani insieme dinanzi, chiese:

— È fidanzato?

— No.

Ma ebbe voglia, chi sa perchè, di dirle una bugia.

— So che è fidanzato, invece.