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colletto. Ma poi, avendo fretta, si avviò dove erano i pagliaioli. Pietro non si mosse, restando con la testa contro uno spigolo del muro; e provando una grande repugnanza del pianto che lo invadeva.

— Ecco un altro barroccio di paglia, padrone!

Disse l’uno dei due uomini che avevano scaricato quella portata prima.

— È un pagliaio!

Urlò quegli che con la fune aiutava a trarre innanzi il barroccio.

— Dieci quintali!

Aggiunse Palloccola che reggeva le stanghe.

Il trattore sorrise delle loro esagerazioni. Andò al nuovo fastello di paglia, lo toccò e lo annusò. Poi, senza rispondere, guardò in faccia i due uomini.

Nella piccola piazzola, dove rispondeva la porta della cucina, erano altri due uomini sudati per la fatica; perchè avevano scaricato i loro fastelli di paglia, alzandoli fino all’imboccatura della capanna. Ora, essi si riposavano; stando a coccoloni con le spalle appoggiate al muro. Il sudore della fronte sgocciolava su la punta delle scarpe polverose; il cui cuoio era gonfio di piegature.

— Quanto volete?

Disse il trattore, mettendosi i pollici nelle tasche del panciotto. Aveva il dorso d’una