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pra. La marmittona di rame seguitava a bollire; un gatto, sotto la tavola, rosicchiava. Una cannella d’ottone, mal chiusa, sgocciolava con un sibilo incessante. Le due zangole battevano, sopra una parete, i riflessi trasparenti della loro acqua; che, di quando in quando, erano attraversati dall’ombra di una mosca.

Se giungeva un cliente, il cameriere pigliava il primo piatto della pila, poi chiamava il cuoco.

— Non dormire più.

Allora il sudore adunato sotto la camicia si raffreddava ad un tratto; e il cuoco si sdrusciava un orecchio indolenzito, perchè gli era rimasto ripiegato tra il braccio e la testa.

La trattoria riprendeva il suo movimento.

Pietro passava quest’ore di vacanza, leggendo quasi senza avvedersi del tempo. Domenico, rientrando in punta di piedi, riusciva a sorprenderlo.

— Perchè non sei attento a quello che fanno le persone di servizio?

E il rimprovero ricominciava.

Una volta gli gridò, proprio dentro a un orecchio:

— Vieni a pesare la paglia.

— Io?

— Tu.

E lo alzò da sedere, prendendolo per il