Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/125


— 113 —

prendere alla nipote il posto della zia. Fornì lui la dote e molte altre spese; e, per di più, pigliò cameriere il marito.

Dopo la morte di Anna, Rebecca aveva seguitato ad essere in buoni rapporti con il padrone; ma questa nipote, Rosaura, l'aveva ben presto surrogata; e zia e nipote, finché non avvenne il matrimonio, leticavano anche dentro la trattoria; con grande paura di Giacco e Masa, che non volevano compromettere il pane della loro vecchiaia.

Masa si nascondeva perchè non la vedessero riposarsi sempre; temendo che l'avrebbero fatta licenziare, tanto più che del padrone si fidava poco anche lei, conoscendolo meglio degli altri. Sedendosi, alzava la sottana, rovesciava in giù le calze di cotone bianco, e grattavasi le gambe dove sentiva continui dolori.

Le altre donne, che guadagnavano lo stesso, se ne accorgevano; e perciò la invidiavano e le volevano molto male, chiamandola perfino ladra; ma per stare nelle sue grazie l'aiutavano invece.

Infatti Domenico continuava a benvolerla, perchè lo teneva informato di tutto quel che facevano al podere.

Ma Giacco non chiedeva più le cicche a Pietro; anzi, creduto ch'egli si fosse fatto cattivo, arrivò al punto di maldolersene con il padrone, dicendogli che se non fosse stato

F. Tozzi. Con gli occhi chiusi. 8