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— Mi hanno detto quella signora.... che ha due figlie. La signora.... che venne a mangiare anche ieri l'altro.
Si trattava di una ciarla, e basta. Domenico riprese:
— Sarebbe meglio che sposassi tu una di quelle.
— Io?
Arrossì un'altra volta, perchè gli parve una cosa troppo sopra a sè stesso; quantunque lo agitasse un poco.
— T'insegnerò quella che mi piacerebbe per te.
Egli rise: — Ho capito: la minore.
Ma Domenico non rispose più, già pensando che la sera avanti si era dimenticato di mandare a dire ai suoi assalariati che portassero alla monta le vacche.
— Se non rispondi, perchè ne abbiamo parlato?
Si arrischiò a chiedere Pietro. Ma Domenico gridò con collera:
— Tu non sei in grado d'immischiarti in quello che faccio io. Darei da mangiare anche alla tua moglie? Se non la finisci! Vedi: dovresti andare a Poggio a' Meli!
E, come faceva ad ogni occasione, trasse dal taschino del panciotto una piccola corona nera, che teneva lì con alcune sterline d'oro; e disse la solita frase, dopo avergli quasi toccato la fronte con la croce: