Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/114


— 102 —


— Mi hanno detto quella signora.... che ha due figlie. La signora.... che venne a mangiare anche ieri l'altro.

Si trattava di una ciarla, e basta. Domenico riprese:

— Sarebbe meglio che sposassi tu una di quelle.

— Io?

Arrossì un'altra volta, perchè gli parve una cosa troppo sopra a sè stesso; quantunque lo agitasse un poco.

— T'insegnerò quella che mi piacerebbe per te.

Egli rise: — Ho capito: la minore.

Ma Domenico non rispose più, già pensando che la sera avanti si era dimenticato di mandare a dire ai suoi assalariati che portassero alla monta le vacche.

— Se non rispondi, perchè ne abbiamo parlato?

Si arrischiò a chiedere Pietro. Ma Domenico gridò con collera:

— Tu non sei in grado d'immischiarti in quello che faccio io. Darei da mangiare anche alla tua moglie? Se non la finisci! Vedi: dovresti andare a Poggio a' Meli!

E, come faceva ad ogni occasione, trasse dal taschino del panciotto una piccola corona nera, che teneva lì con alcune sterline d'oro; e disse la solita frase, dopo avergli quasi toccato la fronte con la croce: