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bianca; e Pietro si accorse, guardandola, d'esser pieno d'ira.

Incontrarono la vedova al cancello; e Domenico la salutò. Ella rispose senza nè meno voltarsi; ma badando Pietro con la coda dell'occhio. Domenico si fermò, e disse come tutte le altre volte:

— Ora va alla tomba del marito.

Tutti la conoscevano soltanto di vista, e Domenico non ne sapeva più degli altri. Tornando dal cimitero, dove pregava almeno una mezz'ora, faceva la spesa; e nessuno, fino alla mattina dopo, la rivedeva più.

Era bassa e grassa; e, camminando, le rimbalzava il seno quasi sorretto dalla sporgenza del ventre. Il suo cappello, troppo piccolo, era tenuto fermo con un elastico nero che le girava dietro gli orecchi e sotto la gola. Ad ogni passo, una sua vecchia piuma verdognola si scuoteva come se ricevesse un colpo. Tra i capelli, radi e tirati con forza, con una forcellina, si vedeva la nuca untuosa e rossiccia come pelle d'oca. Era vestita, chi sa da quando, allo stesso modo; forse, non per miseria.

Domenico, dopo averla seguita con gli occhi, chiese al figliolo:

— A che pensi?

Pietro sorrise, e disse:

— Io? A niente.

— Perchè, dunque, stai con la testa bassa?