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non si dovrebbe commettere neppure per salvare tutto il mondo; e d’averla commessa senza quella grande attenuante, senza avere neppur una bricciola di mondo da salvare.

Mettevo certi sospironi rivoltandomi nel letto, che la Titina ne era sempre risvegliata in sussulto al momento d’addormentarsi. Finalmente vinse la sonnolenza pigra che la ammutoliva, e borbottò:

— Ma che cos’hai da gemere a quel modo?

Io risposi tragicamente, ansiosa di potermi togliere quel peso dalla coscienza:

— Ho, che ho detto una bugia...

Speravo che la Titina m’interrogasse, per farmi coraggio a dir tutto. Ma lei borbottò assonnata:

— Oh!... ti confesserai... E si voltò verso il muro, riprendendo una posizione comoda per dormire in pace.

Infatti era un’idea consolante, quella della