Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/33


— 31 —

sincera, e diceva francamente tutto quel che pensava. Le gentilezze non le capiva e le chiamava leziosaggini.

Noi eravamo state male avvezze fra un uomo ed una vecchia. Non avevamo l’abitudine della disciplina e del lavoro. Quell’anno cominciammo a sentirci malcontente della nostra vita.

L’anno seguente fu ben peggio. Nacque un bambino, e, sebbene fosse mandato a balia a Trecate, divenne il re della casa. La sposa rifiutò il dono d’un abito che il babbo voleva farle scegliere, e disse di darle invece quella somma in danaro, che voleva metterla alla cassa di risparmio «pel suo erede».

Poco dopo disse che lei era vecchia, che non faceva vita elegante, per conseguenza i gioielli non le servivano, ed era un peccato tenere un capitale morto in orecchini e spille.

E vendette tutti i gioielli che erano stati regalati a lei personalmente e con quel de-