Pagina:Torriani - Un matrimonio in provincia, Milano, Galli, 1885.djvu/181


— 179 —


Cosa poteva avere a suo svantaggio? La figura di certo. Domandai con molta trepidazione.

— Ma dunque è un mostro?

— Un mostro no... Ma ha un difetto...

Stavo senza fiato. Non osavo interrogare. La matrigna lasciò che mi fossi fatta all’idea d’un difetto, magari d’una deformità, perchè il colpo mi riescisse meno grave, poi continuò:

— Ha una verruca; sai, un porro, un po’ grosso, qui sulla tempia destra.

Rimasi impressionata. Non riescivo a figurarmi che grossezza potesse raggiungere un porro. Avevo veduto una volta, a Borgomanero, un contadino con un’escrescenza sul naso, grossa il doppio del naso stesso; un orrore. Ma non poteva esser così. Quello non era un porro, doveva essere qualche malattia spaventosa... Finalmente mi feci coraggio e domandai:

— È molto grosso?

— No... che! Come una noce. Portando i