Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 172 — |
Quell’anno la Giuseppina, che aveva avuto un parto immaturo, e ne aveva fatto una malattia, venne a passare l’inverno a Novara, e sua sorella per divertirla diede una serata musicale, avvertendo che sul tardi si sarebbero fatti quattro salti.
Era la prima volta che mi si offriva l’occasione d’andare ad una serata; e mi davo gran pensiero dell’abbigliamento. Avevamo ricevuto l’invito nel pomeriggio, pel posdomani.
E la sera a cena dissi:
— Potrei mettermi l’abito bianco di questa estate...
Il babbo osservò soltanto che avrei potuto infreddarmi. Ma la matrigna fece delle obbiezioni:
— Così com’è? Tutto bianco? Mi pare troppo giovanile per una ragazza della tua età.
Credo che in quel momento la circolazione del mio sangue triplicasse di rapidità,