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sione che mi faceva stizza, e non parlava più. Io tornai a dire:

— Dimenticarlo! Bisognerebbe che sapessi che non mi sposerà mai, per volerlo dimenticare.

La Maria chinò il capo come se avesse un torto e se ne vergognasse, e senza guardarmi sussurrò:

— Fa’ conto di saperlo.

Diedi una forte scossa alle sue mani che tenevano sempre la mia, e respingendola, ed alzandomi a guardarla in viso, tutta eccitata gridai:

— Perchè? Che motivo hai di dir questo? Perchè non dovrebbe sposarmi mai? Ho qualche torto? Di’...

Crollò il capo, e sempre cogli occhi bassi rispose:

— Tu no, povera Denza!

— Allora è di lui che sospetti? Di che cosa? Sentiamo. Ha un’altra moglie?