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Quell’anno, incominciai un mese prima ad inquietarmi, per paura che i reumi le impedissero d’uscire. Ma, anche per lei, quegli otto giorni rappresentavano il periodo brillante dell’annata; e si curò tanto, che per San Gaudenzio stava relativamente bene.

Fin dalla prima sera, dopo pochi minuti che ero in chiesa, udii uno strisciar di passi, alzai gli occhi con un gran batticuore, e vidi sfilare pian piano i «Moschettieri», Portos davanti, e gli altri di dietro. Lui andò ad appoggiarsi al muro sotto il pulpito, in faccia a me, a due passi, e gli altri si schierarono in fila.

Mi fissò gli occhi negli occhi, e finchè durò la funzione, stette a guardarmi, insistente, instancabile. Gli altri mi guardavano tutti, come se fossero tutti innamorati di me. Anche quando m’accadeva d’incontrarli separati in istrada, mi guardavano e si voltavano per riguardarmi, come faceva lui. Ed