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renti, e di vincolarlo con una promessa, per credere al suo amore? So che mi vuol bene, «che è mio, ed io sono sua» e mi basta, e sono felice.

Mia sorella, che era tenace nelle sue idee, tornò a dire:

— Io, se fossi te, preferirei che mi sposasse.

— Io no. Non sai come è bello avere una persona che ci ama, essere d’accordo con lei, e conoscerne tutti i segreti... Anch’io ero impaziente di maritarmi prima. Ma ora che ho provato tutte queste gioie, desidero di gustarle, di prolungarle un poco, prima di sposarlo.

Infatti pel momento calmata l’inquietudine dei dubbi e l’ansietà di conoscerlo, beata nella sicurezza fiduciosa di quell’amore, ero troppo assorta nella mia nuova gioia, per avvertire le noie della casa, che m’avevano fatto desiderare di maritarmi altre volte. Ero