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a due passi di distanza, rinascevano tutte le mie dubbiezze. E pensavo:

— Forse quello ch’io credetti lo slancio irresistibile della passione, non fu che un atto di civetteria. Forse l’avrebbe fatto con un altro come lo fece con me. Infine una stretta di mano non può avere che un valore relativo. Ogni giorno ella stringe la mano a tutti i suoi conoscenti... Fui uno sciocco a lusingarmi per una stretta di mano...

Oh! una stretta di mano! Furono molte strette, e furtive! È ben altra cosa. No; senza un grande e prepotente amore, una donna non può far violenza al proprio ritegno fino a stringere furtivamente la mano d’un giovane, che non sa ancora se l’ami. È bensì vero ch’ella doveva saperlo. E tuttavia ecco che se ne va via con indifferenza, e parla e scherza con Giorgio; forse in questo momento stringe la mano a lui come l’ha stretta a me... Oh, le artiste! Chi può mai dire se un’artista è una donna come un’altra? Chi sa? Forse è un’avventuriera; forse ha già avuto dieci amanti... Ed io me ne stavo innamorando! Eh via! Fu un’aberrazione, uno scherzo; ne riderò per un pezzo. E rientrai perchè la commozione mi serrava la gola; se fossi rimasto solo avrei pianto.