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«O quella nuova simpatia era nata dopo il vostro attacco di spinite (la lettera che me lo annunciava era in data del 24 ottobre), e vi era bastato un mese per dimenticar me, innamorarvi di un’altra, rinunciare alle vostre prevenzioni contro il matrimonio, sposarla, ed imprendere il viaggio da nozze.

«Dunque, quelle vostre passioni impetuose, ch’io aveva preferito al serio amore di Welfard, non erano che fuochi di paglia, splendenti, ma fuggevoli e senza calore.

«Quella scoperta distruggeva anche il passato. O mi avevate amata leggermente, o non mi avevate amata mai.

«Non stetti a fare altri commenti. Non m’informai di null’altro, non cercai più di vedervi.

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(Nota di Max. — Ero stanco, disgustato di me e della mia vita, dopo aver scritto a Fulvia quell’ultimo biglietto. — Quell’amore contrastato, che avevo combattuto in me stesso per rispetto all’onestà di lei, mi aveva fatto riflettere ai pericoli de’ miei amori, a slanci impetuosi e fuggevoli. — Era tempo di mettermi al sodo. Avevo trent’anni. Se Fulvia fosse stata libera avrei sposato lei. Ma era vincolata ad un altro, e voleva condannarmi pel resto de’ miei giorni alla parte burlesca d’un amante epistolare. — Ne sposai un’altra).