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eleganti, passionate, strane; poi bruciai quell’ultima che era soltanto strana.
«E nel vuoto, le forme vaghe delle vaghe speranze alate svanirono per sempre.
XXXVI.
- «Massimo,
«Ho scritte queste memorie durante il mio soggiorno in America; e le ho scritte per voi.
«Esse non sono un rimprovero; non sono una risposta alla vostra felice trovata o similitudine, o non so più che figura rettorica, sulla spinite.
«Sono una specie d’espiazione pe’ miei piccoli e grandi errori, pe’ dolori che ho procurati ad altri, per lo spreco che ho fatto della mia fede, delle mie speranze, della mia mente e del mio cuore.
«Voi che siete scrittore, correggetele dove non vanno; poi pubblicate queste confidenze. Nella loro semplice verità, senza voli poetici e senza colpi di scena, hanno tuttavia un non so che di romanzo, e le signore le leggeranno. Le fanciulle, che nei lunghi ozii di una vita frivola e disappensata, suggono il veleno delle aspirazioni vaporose, e le spose solitarie, che, nel terra a terra della vita domestica, prendono