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«Alzai gli occhi, ma il suo sguardo limpido e leale mi paralizzò. Mi sentii avvilita dinanzi a lui, non potei che rispondergli piangendo:

«— Addio, Gualfardo.

«E lo vidi allontanarsi per sempre.

XXXI.

«Fu una notte orribile per me, nella quale il mio cuore non cessò un momento di battere lento e forte come una campana sepolcrale.

«Sentivo il vuoto intorno a me; eppure ben altri dolori m’aspettavano.

«Mi ero alzata presto dopo quella notte di veglia e di pianto, e dalla mia finestra guardavo sbadatamente nella via.

«Mentre stavo assorta così, sentii prendermi per la vita e baciarmi sui capelli.

«Era il babbo; ed era tanto pallido che, appena l’ebbi veduto, tutte le mie preoccupazioni svanirono; non provai che lo spavento di vederlo cadere in deliquio.

«— Mio Dio, babbo, come sei pallido! Che hai? Stai male? — gli chiesi tremando di spavento; e lo feci