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volta, non metteva conto che durasse. Ma tutto era nuovo fiammante; e tutto stretto stretto; le contesse amano gli uomini magri come croci, ed io avevo una salute... oh, ma una salute, che mi arrotondava tutto dai piedi al cervello.

Spesi ottanta lire. Uno spropositone! Ma infine tutti fanno qualche pazzia in gioventù; e, d’altra parte, quel vestiario poteva ancora servirmi quando avrei preso moglie.

* * *

La sera quando entrai nell’anticamera della contessa, così ben chiuso ne’ miei abiti che stentavo ad alzare le braccia per togliermi il cappello, non erano ancora le sette.

— La signora è a pranzo, mi disse il servitore.

— Non importa, risposi. Ditele che son io. M’ha invitato pel tè; mi aspetta.

Egli mi guardò ben bene dalla testa ai piedi. Forse non aveva mai visto nessuno così ben vestito. Poi riprese:

— Ma è molto presto.

Io sorrisi della sua ingenuità. Egli non sapeva con che ansietà mi aspettasse quella povera dama, che dubitava persino della giustizia di Dio per causa mia.