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cuore per l’arte; ma voi m’avete fatto sentire che c’è un amore per cui basta appena tutto il cuore, tutta la vita; che non lascia più posto per nessun’altra passione.»
Quelle parole mi resero pazzo di gioia. La presi nelle mie braccia, la colmai di carezze e di baci. Tornai a gustare l’ebbrezza d’essere amato, fui ancora felice.
Quando fummo per separarci, Vittoria mi disse:
— Credete in Dio, Gustavo?
— Sì, le risposi. Quando si ama e si è felici si prova il bisogno di credere, come nei grandi dolori.
— Ebbene venite. Voglio che mi giuriate davanti a Dio che mi amerete sempre. E mi trasse nella sua camera, dinanzi ad un inginocchiatoio a’ piedi del letto.
— Giurate, riprese, che mi amerete sempre come ora; che mi aprirete sempre tutto il vostro cuore, che avrete fede in me, che mi renderete felice e mi rispetterete come questa sera.
E mi aveva spinto in ginocchio, ed inginocchiata anch’essa accanto a me mi stringeva le mani e mi guardava negli occhi con infinito amore.
Il mio cuore balzava di gioia; mi sentivo rivi-