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brava una di quelle macchine che, appena montate, vanno, vanno con una celerità sorprendente; ma se le vediamo ferme, non possiamo persuaderci che quegli ammassi di ordigni muti ed inerti abbiano in sè la facoltà di tanto rumore, di tanto movimento.

Non dirò che provassi pel mio compagno di viaggio nè una misteriosa attrazione, nè quella curiosità, quell’interessamento irresistibili che si trovano soltanto nei romanzi. Fu la circostanza dei nostri frequenti incontri che fece nascere tra noi una relazione superficiale, la quale si andò facendo man mano meno cerimoniosa, più franca, più espansiva, più confidenziale, e finì col diventare una sincera ed affettuosa amicizia. Tutto questo nello spazio di un mese. Ma eravamo giovani tutti e due, ed alla nostra età le amicizie si fanno presto.

Conoscendo intimamente Gustavo, mi accorsi che, sebbene il fondo del suo carattere fosse gioviale, il suo stato abituale, in quel momento almeno, era triste ed impensierito. Però non cercai di provocare le sue confidenze con domande indiscrete; c’è una così lieve sfumatura tra l’interessamento e la curiosità!

— Se un giorno sentirà il bisogno di dirmi i suoi crucci, li accoglierò con cuore d’amico, pen-