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Le signore non uscivano. Erano appunto le sei e mezzo il giorno innanzi quando la mamma aveva detto alla figliola:

— Sbrighiamoci, è l'ora del pranzo.

Dunque pranzavano là, e dovevano essere a casa loro, perchè la vecchia con quelle scarpe e quegli abiti corti, non era certo in arnese per un pranzo d'invito.

Sapevo dove abitavano; era già qualche cosa. Ma è nella natura dell'amore di non fermarsi mai nella scala ascendente dei desiderii. Ora avrei voluto sapere chi erano.

Mi avventurai ad entrare. Il portinaio aveva una faccia incoraggiante.

— È da affittare questa palazzina? domandai.

— Nossignore. È già affittata a due signore inglesi.

— Ah! le signore...

— Sì. Le signore... Hanno un nome spropositato che non si può dire.

— Aspetta... e finsi di cercare nella mia memoria. Che! l'ho dimenticato anch'io. Non importa; una giovine...

— Una vedova ed una miss.

Diedi un biglietto da cinque lire al bimbo del portinaio ed uscii trionfante.

A conti fatti non ero molto bene informato. Che