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lito. Trovava che tutti i torti di lui si riverberavano sulla fanciulla, che non li conosceva nemmanco:
— Amare un giovine come Roberto! Con quella vita che fa! Chi la vorrà più sposare quella ragazza? Egli l’abbandonerà; ne piglierà un’altra più ricca, più bella, e lei resterà zitellona.
Così si suol ragionare. Egli, perchè era un discolo, avrebbe trovata una sposa, ricca, bella, conveniente sotto ogni rapporto. Lei, perchè buona, fiduciosa, e per disgrazia illusa da uno scostumato, avrebbe dovuto portar la pena delle colpe di lui. Oh, giustizia! Che hai lasciato pigliar la ruggine alle tue bilancie?
Ma il farmacista non istette a cercare il pelo nell’ovo. Seppe che correvano ciarle sul conto della figliola, e volle farle tacere.
Prese a parte Roberto durante una delle sue provviste di pastiglie, e gli fece uno speech, sulla riputazione delle fanciulle, infiorato di tutti i paragoni colla fragilità del vetro, e la neve, e la sensitiva, ch’egli ripetè con enfasi come se li stesse inventando lui freschi freschi: «e se le sue intenzioni erano buone, si svelasse a lui, il babbo; ma non stesse a compromettere la figliola, ed allontanarne gli altri partiti..., ecc., ecc.
Pare che la bontà di quelle intenzioni non fos-