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E le prese una mano, ed accarezzandola continuò:
— Ed il tuo fiore mi fece voltare col suo profumo; e mi fece vedere che eri qui sola, e che mi avevi veduto, e che piangevi. Ed allora non ho più pensato che a te; te lo giuro. Vuoi perdonarmi, Dora?
E mentre parlava sommesso, tirava dolcemente la manina, e faceva chinare verso di sè la personcina sottile e la bella testa bionda.
— E poi se ti accade ancora un momento di debolezza? disse Dora. Ne hai tanti quando ti trovi fra belle signore...
— Sta sempre con me, cara. Sii tutta mia, ed i momenti di debolezza li avrò soltanto per te. Lo vuoi Dora? Vuoi essere mia moglie? Di’, vuoi?
Il braccio dell’ufficiale cingeva la personcina sottile, e la bella testa bionda sfiorava quasi la sua spalla, mentre egli la guardava negli occhi collo sguardo scintillante, temerario e buono.
Sì... Dora susurrò che voleva, e gli diede uno dei miei fiori:
— È stato il mio fiore d’arancio che ci ha riuniti; quando andremo in chiesa a sposarci lo porterò nei capelli.
Le labbra dell’ufficiale avevano incontrate