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— Troppo zelo, cara zia. Pensa che avrai altro a fare, ed il tuo tempo sarà prezioso laggiù. Vi saranno i vecchi poveri che aspetteranno un brodo per riscaldarsi lo stomaco; i malati poveri che avranno bisogno della medicina; vi sarà della gente che avrà fame; dell’altra che avrà freddo; e dei poveri piccini che il Padre Eterno, in un momento di distrazione, avrà mandati al mondo senza ricordarsi di provvederli del loro piccolo bagaglio di fascie e pannolini. Tu penserai a tutti. E quella gente ti sarà riconoscente, e ti benedirà, come non ha mai pensato ad esserti riconoscente ed a benedirti quello dell’idillio il quale non ha voluto neppure farti benedire dal prete.

— E nessuno sorriderà ironicamente, perchè sono vecchia?

— Ma che, zia! La provvidenza non invecchia mai. E tu sarai la provvidenza. Vedrai. Tutto codesto non è elegante, senza dubbio, ma vale assai meglio che trascinare la tua maturità mascherata da giovinetta, tirando un idillio per la coda.

Due mesi dopo, quando si celebrarono le nozze di Valeria, le due signore stabilite ad Ameno, fecero una gita a Milano per assistere a quella festa di famiglia.

La zia Evelina aveva smesse le abbigliature giovanili, le pettinature giovanili, le sentimen-