Pagina:Torriani - Serate d'inverno, Madella, 1914.djvu/148


— 144 —


— Non sai altro?

Valeria la guardò co’ suoi occhi alteri in cui si rifletteva la sincerità di un carattere che non discende mai ad una finzione.

— So che tu sei superiore alle debolezze delle altre donne, rispose. Che hai rifiutato Leoni, che rifiuteresti chiunque, che non hai altro amore fuorchè la tua arte: che hai rinunciato alle passioni della gioventù.

— Sì, ci ho rinunciato, disse Odda. Ti giuro che ci ho rinunciato.

- Ma so anche, continuò Valeria, che mi vuoi bene, e farai ancora qualche cosa per me.

Odda le strinse la mano in silenzio. Aveva il cuore troppo gonfio per risponderle in quel momento. Si volse a Leoni, fece un discorso sconclusionato, e quando si sentì tranquilla andò a sedere presso Fulvio, gli parlò del suo quadro, lo pregò di occuparsene. Poi soggiunse:

— E lei non ha alcun favore da domandarmi?

— Mi crede così interessato, rispose Fulvio, da chiedere un compenso al piccolo servigio che non le ho reso ancora?

— La credo troppo delicato per domandarmelo, ma abbastanza interessato per desiderarlo.

E vedendo che il giovine esitava e sembrava imbarazzato, continuò: