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adora te, perchè sei tutto quanto le è rimasto di lui.
Marco si alzò con impeto, tutto pallido e tremante come per correre ad abbracciare sua madre. Poi si gettò al collo del vecchio, e rompendo in un pianto convulso esclamò:
— Oh, dottore! Mi dica che è vero!
— L'ha immaginato lei, nella sua disperazione quell'inganno pietoso.
Me lo disse più tardi, ed io non potei che approvarlo, dacchè ti aveva guarito dall'idea fissa che ti perseguitava; ma non sapevo che dovesse costarle tanto dolore, nè durar tanto. Speravo che tu la richiamassi, e che avreste continuato a vivere insieme fino al giorno in cui, vedendoti rassicurato, ella potesse giustificarsi con questa lettera.
E gli porse una lettera suggellata. Marco l'aperse, e, traverso le lagrime che gli velavano gli occhi, lesse:
«Figlio mio, legittimo e caro:
«Il medico mi dice che, se non riesco a rassicurarti sulla tua salute, la tua vita e la tua ragione sono in pericolo.
«Finora non vissi che per te, ti sacrificai la mia gioventù; ora ti sacrifico assai più: l'orgoglio d'essere stimata da te. Affronto il tuo disprezzo per salvarti; mi accuso d'una colpa che non ha commessa; ma quando sarò morta, il dottore, o chi ne riceverà l'incarico da lui, ti consegnerà questo foglio. Ed allora saprai che oggi ho mentito per salvarti, ma che non ho mai mancato a' miei