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e si disponevano ad entrare in un collegio dì marina.
Una mattina Marco ricevette un biglietto dal dottor Andreoni che lo pregava di recarsi da lui, e vi corse subito.
— Non sono venuto io da te perchè avevo bisogno di parlarti da solo, disse il vecchio appena lo vide entrare. Aveva un'aria assai grave, e Marco si impauri.
— La mamma è ammalata? domandò ansiosamente.
— No, figliolo. Tua madre è sana e forte, ed è lei che ha trasfuso in te quell'onda di sangue puro che ti ha salvato.
Marco chinò il capo, e non disse nulla.
— Sicuro, ripigliò il medico. Lei, lei sola, capisci?
L'imbarazzo di Marco cresceva. Cosa voleva dire quell'allusione? Alzò gli occhi imbarazzato, un po' severo, come per far comprendere al suo vecchio amico che quel discorso era indiscreto. Ma il dottore continuò:
— Al suo sangue robusto devi la tua salute fisica; ed al suo cuore generoso ed eroico, devi la tua salute morale.
Tacque un minuto, guardando il giovine onestamente negli occhi, poi vedendolo turbato e commosso soggiunse:
— Ti ha ingannato! È sempre stata la più onesta delle mogli, adorava il suo povero marito, ed