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Le diedi un po' sulla voce; cercai di persuaderla che l'acqua non fa male, che la nettezza è il primo elemento di salute, che i bambini vanno lavati spesso, ecc., ecc.
Quelle donne m'ascoltavano meravigliate e la Maddalena disse:
— Ecco. Noi s'ha tanta paura a toccare i bambini coll'acqua fredda, e loro, che sono signori, non ci badano manco. Forse non si farebbe male a lavarli, come dice lei.
E la nonna, dopo un momento di riflessione, fece questa scoperta peregrina:
— E sarebbero anche più puliti!
Ridiscesi quel rompicollo di scala buia, e tornai nel cortile, seguita dalle tre donne.
La Maddalena teneva in braccio una piccola trovatella, che aveva presa a baliatico dall'ospedale, dopo aver sepolta, come la madre dei Macabei, la sua settima figliola. Era una bimba sottile fino alla trasparenza, delicata e bianca come un gelsomino, ma bella come l'amore dei mortali ne crea di rado.
— Madonna santa! Dice che è bella codesta? esclamò la nonna. Se pare un morticino!
— Sarebbe forse bella, disse la Maddalena che ci metteva dell'ambizione, se non fosse tanto distrutta e senza colore.
— Ma come volete che i bambini stieno bene con questo putridume d'intorno? Perchè avete messo la canapa qui? Non sapete che guasta l'aria, che la rende malsana?....