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profanazione degna soltanto del mio scolaro bottegaio; e scacciai quel pensiero.
Non volli essere indiscreto in nulla.
Il Malvezzi m'aveva consigliato di portarle la musica io stesso. Ma preferii mandargliela, e le scrissi soltanto un biglietto.
Credo che la solitudine le giovi ad interrogare sè stessa ed a farla pensare. La nostra amicizia tranquilla non ha bisogno delle visite frequenti, degli sfoghi enfatici degli amanti. È un affetto che mette la pace nella coscienza e nel cuore. Posso amare suo marito ed essergli sinceramente amico, volendo bene a lei, e godendo la sua dolce intimità.
Nessuna delle tempeste passate mi ha procurato mai delle soddisfazioni tanto elevate. Ti giuro che il miracolo della regina Teodolinda è compiuto. Non vorrei cambiare questa nobile amicizia colle inquietudini, le burrasche, i rimorsi che avvelenano sempre l'amore.
AUGUSTO XVIII.
Eva ad Augusto
Malvezzi m'aveva scritto che verrebbe lei a portarmi la musica: perchè non è venuto?
Se vedesse com'è bello qui! L'aria è pura; il paesaggio è tutto verde dalla spiaggia alla cima del Resegone; ed il cielo è così limpido, che in certi momenti mi metto a fissarlo con intensità, e spero di poter vedere le ali bianche degli angeli svolazzare nell'azzurro.