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allievi tuoi. Ha un'espansione chiassosa, esagerata. Dice delle frasi da romanzo!

— Mamma, il mio cuore, la mia anima sono tutti tuoi.

— Babbo, vorrei morire per mostrarti quanto ti voglio bene.

— Darei tutta la mia vita per possedere un mese una carrozza col tiro a sei, come quella del principino.

— Signor maestro, quando suona lei, mi pare di essere in paradiso.

Ieri, dopo una frase simile che mi aveva già sorpreso, soggiunse:

— Ogni sua nota è un angelo azzurro, e tutte insieme fanno un coro divino.

Quando dice queste cose io rimango male, e guardo i parenti per vedere se s'impensieriscono, se non temono che sia un po' pazzerella.

Ma sono perfettamente tranquilli. Il padre ride beatamente, e mette quei discorsi sul conto del grande ingegno della figliuola. E quanto alla madre, non sono lontano dal credere che essa dia alla bambina delle idee romantiche.

Mi pare una donna strana. Sapevo già da quella sua famosa lettera che legge avidamente i romanzi della libreria Meiners. Ma discorrendo con lei, mi sono accorto che li legge come farebbe una ragazza di sedici anni. Per lei il merito letterario e filosofico del libro non esiste. Cerca soltanto i fatti ed i tipi che possono interessarla, ed i tipi che la interessano sono le innumerevoli jeunes femmes, che popolano i romanzi francesi, in ciascuna delle quali si figura di vedere sè stessa. Tutto il resto non le fa impressione.