Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/22


— 18 —

a peplo, dal mistero e dall’eccitazione che spiravano da quella scena.

Del resto è puramente una signora come un’altra; ed io non ho paura di innamorarmi d’una signora come un’altra. Ho delle grandi idee e delle grandi aspirazioni. Dunque rassicurati. C’era infatti una donna fra le righe della mia lettera, come tu dici. Ma non era la mia donna, e quel romanzo è finito alla prima pagina.

Augusto.

D. S. No. Il romanzo non era finito. Ho trovato il seguito in un volume dello Zola che ho riportato questa mattina dal gabinetto di lettura dei signori Meiners e figlio.

Si vede che la mia vicina è abbonata a quella stessa biblioteca, e che aveva preparato questo libro, con una lettera aperta dentro, per mandarlo ad un’amica. Per una distrazione di lei o della cameriera, una specie d’avventura di Scaramuccia, il libro destinato alla signora Annita fu riportato alla biblioteca.

Io avevo raccomandato al Meiners di serbarmi Une page d’amour, che cercavo da un pezzo ed era sempre in lettura. Infatti, appena il libro fu restituito, il Meiners me lo mise da parte, ed io lo trovai là che mi aspettava avvolto in una carta, col mio nome sopra.

Quando, rientrato in casa, lo apersi, la prima cosa che vidi fu una pagina manoscritta. Ma mi era accaduto più d’una volta di leggere dei libri in cui una pagina mancante era stata sostituita da un’altra copiata a mano.

Cominciai a leggere con quest’idea, o piuttosto cercai di persuadermi che cominciassi a leggere con quest’idea. Abbiamo sempre bisogno di giustificare