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per la nova... 75


Edmondo mi aspettava in un tratto isolato dei bastioni di porta San Celso.

Fu una scena ignobile ed umiliante. Quell’uomo a cui avevo dato il diritto di non rispettarmi, abusava della sua posizione con preghiere oltraggiose, e scusava l’insulto presente col ricordo d’un passato che era un altro insulto.

Ritornai di là senza aver nulla a rimproverarmi, lasciandolo irritato, respinto; ma sentendomi avvilita, scontenta di me.

Per indurlo a non rivelare a Marco il segreto colpevole del mio passato, avevo dovuto scendere ad una transazione, indegna d’una moglie onesta.

Egli non aveva voluto darmi che una sola lettera; la prima che gli avevo scritto:

— Sentite — m’aveva detto. — Se volete ch’io vi rispetti, dovete essermi indulgente. Io vi adoro, sono pazzo; abbiate pietà