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una piccola vendetta. 261


— La prego di considerare anche la mia casa come una casa d’amici, — disse graziosamente la piccola bruna. — In queste circostanze le signore debbono aiutarsi fra loro. La farò accompagnare da mio marito, che è serio, ed educato anche; non come questi giovani che hanno soltanto gli abiti da gentiluomo, ma la cortesia la vanno studiando nelle botteghe delle modiste, o fra le quinte del palco scenico.

— Grazie di cuore. Permetterà ch’io venga a ringraziarla a casa sua, anche senza che mi ci costringa quel signore.

Si scambiarono gl’indirizzi, si domandarono a vicenda in che giorno ricevevano, ed entrarono poi nel cordiale rapporto delle visite, recandosi volta a volta i complimenti dei rispettivi mariti, ed il loro desiderio vivissimo di conoscere le amiche delle rispettive mogli. — Complimenti e desiderii improvvisati dalla