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248 storia d’una viola.


— Se la bella signora mi ponesse nel suo vaso le nostre radici potrebbero congiungersi.

Egli indovinò il mio pensiero, e ripetè sommesso ed amoroso:

— Se la bella signora ti ponesse nel mio vaso le nostre radici potrebbero congiungersi.

In quella passò il vento, e sibilando mi gridò:

— E il Tulipano bruno! —

Ma io non l’ascoltai, ed il fischio del vento si perdette nello spazio.



Si faceva buio ed era vicina la notte. La bella signora venne alla finestra, sollevò col braccio destro il Garofano, prese me coll’altra mano, e ci portò dentro. Dove andavamo? Io