Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/232

228 storia d’una viola.

frettai a scrivere al direttore dalle lettere gialle, promettendogli di fare subito qualche cosuccia per lui.

Ma promettere è facile, e mantenere è difficile. Dopo un lungo ozio avevo il cervello ossidato; e non sapevo come cavarmela, quando per buona sorte, mi giunse un’altra lettera del Direttore del giornale, il quale, per ringraziarmi della mia promessa, mi mandava una viola del pensiero.

— Se mi riescisse di far parlare questo fiore! — pensai, — di cavarne un apologo alla vecchia maniera, di quelli che sotto una forma più o meno dilettevole insegnano qualche cosa ai bimbi! Se ne sono fatti già tanti e tanti.... Ma che cosa non s’è fatto a questo mondo? Anzi gli altri sono un precedente per far accettare il mio.

E dopo questa breve discussione tra me e me, domandai alla viola: