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riccardo cuor di leone. 215


— Senti.... volevo dirti....

— Che cosa, via! Sbrigati!

— Che fra due settimane ci sarà la distribuzione delle cifre reali.

Mi asciugai la fronte bagnata di sudore. Sempre il torsolo del pomo d’Adamo. M’era rimasto in gola.

Ed intanto la sua lontananza, la paura di non rivederla più, m’infiammavano sempre maggiormente. Tremavo di me stesso, della mia passione calda e pazza. Chi poteva dire a che eccessi di audacia mi avrebbe portato? Mi sentivo il coraggio di rapirla; temevo di non sapermi frenare, di slanciarmele incontro cieco, fremente d’amore, e di stringerla al cuore alla presenza di tutti.

La distribuzione delle cifre reali fu fissata per l’ultima domenica di maggio. Tutti i parenti furonvi invitati; doveva essere una festa solenne.