Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/211


riccardo cuor di leone. 207

d’acqua di Felsina nella catinella prima di lavarmi. Olezzavo come un barbiere. Avevo le unghie un po’ lunghette; le avevo lasciate crescere tutta la settimana e quella mattina le avevo arrotondate e limate amorosamente; e durante la visita avevo sempre tenute le mani distese sulle ginocchia ammirandone l’eleganza insolita.

Questo fu il primo indizio. Il secondo fu una preferenza tutta nuova per le imprese galanti; eroiche sempre ma galanti.

Intanto continuavo a vedere la Fulvia ogni domenica. Quando la vedevo entrare in parlatorio, alta un buon palmo più di me, coi capelli ondulati e biondi come i capelli d’una madonna, intorno ad un viso arguto come quello di certe attrici francesi, colla bocca un po’ grande che sorrideva sempre mostrando dei denti un po’ grossi ma bianchissimi, tutti i miei nervi trasalivano.