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e, finito il processo, sarei andato lontano, avrei venduto tutto, avrei vissuto i miei ultimi anni nell’agiatezza. Ah! ma i morti parlano; io non sapevo che i morti potessero sorgere per accusarmi.

— Il suo stato è gravissimo — soggiunse il medico — e difficilmente potrà ricuperarsi. È disposto a dettare la sua deposizione. Ora spetta al tribunale raccoglierla legalmente, e render giustizia agli innocenti. Quell’uomo, quel miserabile, è Dionisius Ramble, il sexton.

Così finì quello strano processo.

I due fidanzati furono severamente ammoniti per il tentativo di violazione di tombe, ma considerata la loro superstiziosa ignoranza, che il prodigio del fonografo aveva esaltata, furono assolti.

Il colpevole non ebbe tempo a subire la sua pena. Poco dopo la confessione la paralisi gli tolse la parola, ed in pochi giorni morì.