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152 i morti parlano.

città e poi saremmo andati nella notte al cimitero. Io non volevo rientrare in casa sola con quel rimorso sulla coscienza. Quella notte avevo creduto di morire dalla paura. Avevo anche le convulsioni; vedevo il morto, e tutta la stanza risuonava del suo grido:

«Tagliatemi la testa! Tagliatemi la testa!»

Si fece come s’era detto. Ma era una notte nuvolosa e scura; ci volle del tempo a scavalcare il muro; specialmente per me che non ero mai salita sopra una scala di corda, e tremavo tutta dalla paura.

C’inoltrammo nei viali bui, per cercare la tomba del povero Tobie. Ma non avemmo il tempo di trovarla. Il sexton ci aveva ingannati, oppure nell’oscurità non riconobbe che eravamo noi, e ci credette due ladri; ci fece arrestare.

— A che ora siete entrati nel cimitero? — domandò il giudice.