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144 i morti parlano.

di sollevare; nel capovolgerla sentii un rumore come d’un orologio a sveglia... trrrrrr.....

— È un orologio, pensai. E feci per introdurre lo scalpello. Ma appena il rumore dell’orologio cessò, udii la voce del mio povero marito chiara, ma indebolita come quando aveva parlato l’ultima volta, ripetere le parole del suo testamento:

«Tagliatemi la testa.....»

Io non udii il seguito. Mi prese una paura orrenda; volli gridare, e mi mancò la voce, ed in un momento non vidi, non udii più nulla. Mi parve di morire.

Quando rinvenni, ero seduta in terra, e Seth mi stava accanto. Venendo per la sua solita visita, m’aveva trovata svenuta, e m’aveva soccorsa.

Gli narrai com’era andata la cosa, e gli dissi: