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i morti parlano. 143

sott’occhio una cassetta inchiodata, che il mio povero marito aveva portata a casa circa un mese prima della sua morte. Mi venne in mente che allora gli avevo domandato se avesse un tesoro in quella cassa; ed egli mi aveva risposto:

— Che! È roba del teatro. Anzi, tientelo bene a mente, Bess, se io venissi a morire, l’avresti a restituire.

— Ma la cassa è nostra — avevo detto io che la riconoscevo benissimo.

— Terrai la cassa — aveva soggiunto Tobie — e restituirai al Walnut-Theatre quello che c’è dentro.

Tutto questo m’era poi uscito di mente; ma al vedere la cassa, mi ricordai, e pensai subito di vuotarla e di restituire al teatro la roba sua.

Voltai la cassa da tutte le parti per vedere quale degli assi mi tornasse più comodo