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i morti parlano. 121

persino le macchine si tormentassero con quella questione. Alla lunga, però, capì che la macchina non aveva pensieri suoi da esprimere; che ripeteva soltanto quanto le avevano detto. Ripeteva tutto; colla stessa voce, colle stesse intonazioni! Una macchina che parlava!

Era un miracolo come quello dell’asina di Balaam.

Ma dopo la macchina grande parlarono anche le piccole, le macchine da cucire. Il miracolo era più grande d’ogni altro scritto nella Bibbia. L’asina di Balaam era unica.

Tobie era in un orgasmo straordinario. Nessuna produzione drammatica lo aveva mai esaltato tanto.

— Parlano! — gridava. — Udite, udite! Vi sono macchine che parlano! Ripetono una volta, dieci volte, cento volte, quanto hanno udito!


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