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in risaia 85


Poco dopo la medichessa e la compagna che l’aveva seguita tornarono, tenendo ciascuna per un’ala ed una gamba la povera vittima che chiocciava paurosamente. La Nanna aveva già deposto l’argento, ed aveva i capelli raccolti sulla nuca.

— Sta pronta, rizzati, disse la medichessa impugnando arditamente un gran coltello da cucina. S’udì un gracidare alto e disperato, e tosto la povera bestia, squartata dal collo in giù, fu applicata al capo indolorito della Nanna, che si sentì scorrere sul volto, sul collo, sugli abiti, una pioggia calda di sangue, d’umori, di liquidi viscerali d’ogni tinta ed odore, mentre il collo della bestia, palpitante ancora, le si agitava dinanzi agli occhi inondati, nello spasimo dell’agonia.

Poi le donne accompagnarono la malata reggendola su per la scala, e la fecero coricare sulla paglia con quella cuffia straordinaria.