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in risaia 71


XII.

Non c’era tempra robusta che reggesse a quella vita. Tutte le giornaliere si facevano di giorno in giorno più macilente. A vederle tra le nebbie del mattino, avviarsi al lavoro a due, a tre, sfiaccolate, pallide, cogli occhi infossati, le braccia penzoloni, il passo lento, sembravano una processione di fantasmi.

E tuttavia, dopo una settimana di lavoro, la domenica si alzarono ancora di buon mattino per andare fino a Novara alla messa, ed a vendere le sanguisughe.

La Nanna avrebbe amato assai di rimanere dell’altro distesa sulla paglia in quell’inerzia refrigerante.

Ma il negozio delle sanguisughe le premeva; ed aveva esaurita la sua piccola provvista di companatico. La mamma non le aveva mandato altro; forse non aveva trovata un’occa-