Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
in risaia | 51 |
mula tirando la briglia lentamente. E lentamente il carro si fermò, come lentamente aveva proceduto fino allora.
La Nanna, coll’aiuto delle compagne, si pose a sedere dietro il carro, sulla ghiaia, colle gambe penzoloni.
— Mettiti gli zoccoli, disse Pietro. Hai i piedi diacci.
— Ma che! Ho tenuti gli zoccoli finora. Quassù li tolgo perchè mi cadrebbero, coi piedi penzoloni a questa maniera. E la Nanna stette scalza, nell’umido e sotto la pioggia.
Ma, seduta su quella ghiaia bagnata, pensava:
— Se fosse il carro di Gaudenzio! e col vaneggiar della febbre si figurava che fosse quello, e le pareva di stare sopra un letto di piume.
Il lunedì la Nanna stette male; ed il mercoledì peggio.
Il babbo andò a chiamare il medico di Trecate che aveva la condotta dei cascinali del