Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
in risaia | 37 |
VII.
Il lunedì, fino dalle sette del mattino, il vasto piano della risaia era gremito di giornalieri. Le donne in gonnellina corta, coi piedi scalzi, ed una pezzuola dai colori vivi sul capo; i giovani coi calzoni rimboccati, e la camicia bianca. Facevano delle belle macchiette; era una scena vivace; ma gli attori sudavano a grosse gocce.
La Nanna si provò a cantare, ma non le riescì. Lo sforzo di maneggiare la zappa e d’incidere il terreno, la faceva sussultar tutta di dentro ad ogni colpo.
— Non si può cantare, disse.
— No; rispose una fanciulla di Trecate, che lavorava accanto a lei. Sai pure che zappando non si canta. Non hai mai provato a zappare?
— Sì; infatti non cantavo; ma non zappavo neppure tante ore.