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dare a marito; ma, se non ha l’argento in capo, nessun giovine si presenterà.

Questo era vero; quella brutta e fredda aureola di metallo, è l’armatura di cui si rivestono le fanciulle delle nostre campagne per entrare nella lizza amorosa. Vi sono parecchi uccelli che, all’epoca dei loro amori, si ricoprono di penne eccezionalmente splendide; le nostre contadine mettono gli spilloni nelle trecce; sono le loro penne d’amore.

Era vero; ma le annate non correvano buone. Gli orti rendevano pochino; l’affitto era gravoso, ed il proprietario metteva una esattezza desolante nel riscuoterlo.

La massaia sottopose alle savie riflessioni del marito questi due fatti indiscutibili:

1.° Che gli spilloni costavano almeno tre lire ciascuno; 2.° Che, per farne un bel giro, ce ne volevano ventiquattro.

— Settantadue lire! disse la Nanna che aveva già fatto e rifatto a sazietà quel conto sulle dieci dita, e, da circa un anno, si ad-