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204 in risaia

Questo povero grullo, grande e grosso com’è, aveva paura di Gaudenzio. Era geloso.

— Ma che! geloso! Non è vero, disse Pietro tutto confuso.

Quanto alla Rosetta non capiva ancora. S’era fatta pallida; credeva che la cognata le preparasse una perfidia. Ma la Nanna ripigliò:

— Non istar a negarlo. Forse che non t’ho visto piangere? E questo l’avevi comperato per mondar cipolle? E pigliato il coltello nella tavola, lo teneva alzato dinanzi alla Rosetta, che rabbrividiva tutta a quella vista. Poi rivolgendosi a lei continuava:

— Figurati! Credeva che Gaudenzio l’avesse con te. Come se non ci fossero altre donne che la sua a questo mondo, aveva paura che gliela mangiassero.

— Oh! io non penso a Gaudenzio, disse la Rosa che cominciava a comprendere d’aver trovato nella cognata un appoggio.

— Sie! Vaglielo a dire. Ho dovuto raccontargli tutto; che Gaudenzio è innamorato della