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196 | in risaia |
ucciso sè stesso. La Nanna lo indovinò dalla sua disperazione; e tutte le passioni ignobili che l’avevano eccitata si dileguarono dinanzi a quella paura.
Tutto questo le passò come un lampo nella mente e nel cuore, e, prima che avesse tempo di fare un atto o di dir nulla, una parola la confermò nel suo pauroso sospetto. Pietro si voltò nell’atto di aprir l’uscio e disse:
— Nanna, abbi cura dei nostri poveri vecchi!
— Pietro, dove vai? Cosa pensi? gridò correndo a lui.
— Eh! a nulla; va là, disse Pietro respingendola; e poi sussurrò:
— È meglio finirla che vivere a questo modo.
La Nanna ebbe bisogno in quel momento di tutta la forza del suo carattere concentrato ed energico. Capì che le suppliche non avrebbero giovato a nulla su quella natura selvatica. Bisognava distruggere il sospetto geloso, che lei stessa aveva suscitato con tanta perfidia. Non c’era altro mezzo per combattere